sabato 31 dicembre 2011

Caro Universo

E' tornata... la fine dell'anno intendo.
Per carità, ben venga, se non altro ciò significa che qualcosa di naturale ancora c'è anche se avrei qualcosa da ridire sulla velocità di marcia... Sei proprio sicuro caro Universo di non aver erroneamente pigiato la stella sbagliata? Magari non ti sei accorto ed hai messo in funzione Stella Maratoneta anziché Stella Rilassata, sai, per noi piccoli insignificanti fragili umani fa una bella differenza purtroppo... Per usare un termine a te familiare, già siamo meteoriti per natura, in più tarocchiamo l'andatura di nostro usando i carburanti sbagliati, vedi stress, mania di controllo, iperventilazione... se non ci aiuti tu, siamo destinati all'estinzione molto prima dell'autospegnimento del sole!
Non ti preccupare, capisco bene, la stanchezza offusca la mente e chissà quanto ti abbiamo stancato in quest'anno con tutte le nostre richieste... quanta ansia hai dovuto smaltire, rabbia contenere, indignazione ammansire, cattiveria assaltare, lo so, lo so duro lavoro, non ti invidio (a proposito chissà quanta invidia hai dovuto disinnescare, pochi sono bravi a gioire delle fortune altrui e di solito ti raggiungono presto perché sono troppo luminosi per stare quaggiù ma va là torniamo a noi) e di certo ti capisco, mi metto nei tuoi panni: gestirci è da suicidio, però ti prego resisti ancora un po'! Non dare adito alle voci sulla fine del mondo oltre che dell'anno!
Dicevo, io mi accontenterei di arrivare al 31 dicembre sazia dell'anno passato, diciamo pasciuta degli eventi belli e brutti che siano stati, delle risate fatte quella sera quando Nella, seria, pose il quesito: "Ma convivere con qualcuno è come avere un cane?", oppure del summit di amiche indetto da Ginoria per eleggere il colore da spalmare sulle pareti della cucina tra arancione mandarino, mandarancio od arancia. Ed al contempo ricordare che quell'errore no, non lo voglio più fare, quel dolore, beh, lo devo elaborare e sto imparando a farlo. Vorrei sapere di aver vissuto e... Basta con l'impressione di aver sprecato!
Lo, so, è un po' troppo pretenzioso, di solito sono i saggi a saper vivere così... Infatti, mi sembra sia stato proprio un saggio (o uno scrittore) a dire che la vita è quella che passa mentre sei intento a fare altro.
Riassumendo, caro Universo, lo so, non sei tu ad aver pigiato la stella sbagliata, lo so, tutto gira sempre alla stessa velocità dall'inizio dei tempi però tu dacci un aiutino per reimparare il ritmo giusto, riprendere il passo naturale.
E fu così che tornammo alle candele, le serate intorno al camino, il pane fatto in casa... un momento non suona così male... che l'involuzione sia diventata il nostro più geniale mezzo per l'evoluzione?
Volevo solo fare gli auguri a tutti!
E Grazie Universo... per esserci.

mercoledì 28 dicembre 2011

Il lavoro latita, i capi sclerano, i dipendenti pagano

Sì, dovrebbe essere il contrario, i dipendenti dovrebbero essere pagati ma ultimamente non è così, l'ultima tendenza è di far pagare loro, nel senso di scaricare il peso di una crisi sulle spalle di chi il proprio lavoro lo ha sempre fatto onestamente, con tutti i sacrifici di contorno e che nel momento di difficoltà (mondiale tra l'altro) all'improvviso viene incolpato del calo di fatturato.
La mia amica Rina era furibonda, per fortuna lei non è tipo da lasciarsi demoralizzare anche se ne avrebbe tutte le ragioni avendo perso il lavoro alle soglie del famigerato 2012, ci sarebbe persino da sorridere a pensare alla situazione fantozziana: Tasse tante, Entrate zero ma con un po' di fortuna a toglierci dall'impiccio potrebbe essere la fine del mondo... appunto ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate se il nostro senso dell'umorismo funzionasse ancora.
Tornando a Rina, beh, era furibonda prima ed è incandescente ora poiché non solo la ditta chiude, cosa già di per sé terrificante ma poiché è stata congedata, diciamo, con disonore.
Passi la riunione in cui si dice che è necessario uno sforzo da parte di tutti in una situazione delicata, passi l'annuncio del taglio del 50% sulla tredicesima, passi il commento: "E comunque non capisco perché dovrei pagarvela visto che lavorate 12 mesi e non 13", passi il percepimento dello stipendio a singhiozzo, vale a dire sei mesi di voragine riempita solo da acconti saltuari sufficienti a pagare la spesa tanto da dover ricorrere per le bollette alla pensione del papà quasi settantenne, passi la crisi esistenziale del capo in cammino su un terreno paludoso, prima di oggi sconosciuto, nel quale sente di affondare senza poter far nulla, passi passi passi...
Passi tutto tranne l'irriconoscenza nei confronti di qualcuno che ha lavorato per te per anni e di cui si è detto bene col vento favorevole e che all'improvviso si trasforma in un incapace in periodo di tempesta. Non passa l'arroganza con cui ti è stato detto che non ti meriteresti retribuzione, non passa la mortificazione nel comprendere che non vi è alcuna riconoscenza per gli sforzi fatti, in condizioni pessime e con scarse risorse a disposizione.
Ecco perché Rina ha la bile che gorgheggia nelle narici. E questa è la sua particolare situazione. Ce ne sono altre uguali come ci sono casi opposti, estremo ed orribile quello del datore di lavoro che, nell'impossibilità di pagare i propri dipendenti, si è sparato; evento di qualche giorno fa.
Insomma, ripigliando il caso di Rina, preso atto che la situazione sia critica per molti, se non per tutti, sarebbe possibile almeno evitare di prenderci a randellate tra di noi? Sarebbe possibile almeno stringerci la mano con dignità trattenendo le recriminazioni e ricordandoci che siamo tutti in mare aperto senza salvagente?
Sarebbe così utopica una cessazione di lavoro con un bel: "Mi spiace tanto, abbiamo fatto tutti del nostro meglio ma non ha funzionato, maledetta crisi!"?.
Sì, forse è una visione troppo rosea... però ragazzi siamo alle soglie del 2012... sarebbe quantomeno utile provarci!

martedì 27 dicembre 2011

Viaggi...

Tornando alla California... ed alle cose dolci che ho visto (solo visto, giuro)


Le botti sono proprio colme di caramelle e tutto ciò che sta intorno è assolutamente qualcosa di zuccheroso...




Decorazioni di Natale sotto il sole... dai 25° in aumento...






Auguri da Palm Springs! 




Anche se è stato difficile entrare nell'atmosfera natalizia...



Però alla vacanza mi sono abituata tranquillamente specie dopo aver visto...


 
... questo...

To be continued...






sabato 17 dicembre 2011

Sei un umano!

Quando diciamo: "Sei una bestia!", dovremmo riflettere sul preciso signicato che vogliamo dare al termine perché se lo intendiamo in senso dispregiativo forse non siamo del tutto corretti nei confronti del regno animale.
Non cadrò nel cliché del discorso: gli animali attaccano solo per difesa o paura mentre capita che degli esseri umani lo facciano per noia, voglia di eccesso, ricerca di scariche adrenaliniche.
Bastano solo immagini, mute e dirette per mettere a confronto due istinti diversi.


 
roma.corriere.it/roma/.../preso-ragazzo-estintore-roma-1901854481689.shtml
18/10/2011

Il ragazzo mentre lancia l'estintore in piazza San Giovanni (Borgia/Ap)





             video.tiscali.it/canali/Animali/98394.html
             14/12/2011










giovedì 15 dicembre 2011

Abbasso le cene di Natale

Nella si è incupita nel minuto esatto (e da allora è rimasta tale) in cui le hanno annunciato che ci sarebbe stata la tradizionale, inutile, anacronistica, ammazzaneuroni cena di Natale della ditta...
Il suo pensiero risulta già chiaro dall'elenco di aggettivi usati per descrivere l'evento ma per essere sicura che tutti capissero, ha realizzato un poster con collage di foto delle scorse cene con sguardi ottenebrati dall'alcool, fronti sudate, sorrisi sobilla-sberle, gesti equivoci (in effetti non un bel vedere) dopodichè ha riassunto i motivi per cui ogni essere dotato di intelligenza non dovrebbe essere sottoposto alla tortura della cena prenatalizia della ditta.
Innanzitutto già il Natale ti mette duramente alla prova per i regali che sei costretta fare e ricevere, i pranzi di dieci ore, le battute dei parenti... e qui ci riconnettiamo all'infausto evento.
Le battute sono quelle dei colleghi o peggio dei superiori alle quali devi pure ridere (se non altro stirare leggermente le labbra) e continuare a masticare è l'unico modo per non essere costretto a rispondere.
I single sono bersagliati, i nuovi accoppiati perseguitati per sete di gossip, i coniugati depositati nel cestino del pane secco. Coloro che si ritengono brillanti prendono in giro tutti gli altri, quelli che si ritengono sfigati lo diventano per davvero, i timidi straparlano, gli affetti da prolassi verbali evacuano più del solito.
Dulcis in fundo il tuo capo approfitta della situazione per buttare lì qualche info lavorativa che tu avresti voluto sapere almeno quanto avresti desiderato di aspirare col naso la mostarda.
Insomma arrivi a casa gonfia come una mongolfiera per aver mangiato tutto ciò che avevi a tiro, persino il cestino di sfoglia in cui stava il dolce a fine cena di otto portate.
Il poster è stato appeso nottetempo nella sala riunioni. Operazione di marketing.
Se funziona, chiederò a Nella di farne uno anche per me, non tanto per far annullare la cena prenatalizia (non programmata) ma piuttosto per smantellare le riunioni di lavoro.
E qui, per adesso, mi fermo.

domenica 11 dicembre 2011

Nostalgia California


Welcome to....


Ogni anno prima di Natale ripenso nostalgicamente al mio viaggio in California di qualche anno fa... Sarà che ci sono andata appunto un mesetto prima delle feste o giù di lì...
Il juke-box qui di sopra è stato il primo pezzo di America-Happy Days assaporata (anche se mi trovavo a San Francisco anziché a Milwaukee).
Il locale sembrava proprio Arnold's ed ho mangiato pancakes allo sciroppo d'acero anziché hamburger ma d'altronde era l'ora della colazione.




D'accordo non c'erano solo pancakes....




Non è che pensassi solo a mangiare ma mi meravigliavo positivamente di fronte a culture culinarie opposte alla nostra.
Zuppa di pomodoro servita in una pagnotta gigante.

To be continued...



sabato 10 dicembre 2011

Dai libri ai film... scivolone di qualità

Raramente un film è migliore del libro da cui è stato tratto, fin qui niente da dire.
Capita di avere ottime trasposizioni cinematografiche pur senza raggiungere la qualità dei libri (mi pare il caso della trilogia del Signore degli Anelli, guardata, riguardata ed apprezzata, però il libro... inimitabile), ma quando si è fan di uno scrittore, si diventa iper-critici e quasi mai ci si ritiene soddisfatti al cento per cento.
Meno male, aggiungerei, dato che è un modo per esprimere la propria soggettività.
Per quanto concerne i film tratti dai libri della Meyer... beh... a parte Bella-Kristen Stewart, che ho trovato molto somigliante alla Bella immaginata nella mia testa durante la lettura, non ho riconosciuto nessun altro personaggio.
Azzeccata Forks - la cittadina dove si possono contare sulle dita di una mano i giorni di sole - e dintorni con foreste intricate e scarsa luce ma al di là di questo... ohibò che criticona!
I libri trasmettevano emozioni poiché vi si leggevano pensieri, dilemmi, spaventi, sensi di colpa e di inadeguatezza, dolori, salti nel vuoto di sentimenti sconosciuti, im-maturità. Il tutto da trasferire su una pellicola in modo tale da farlo percepire come lo si è percepito nel libro o quasi.
Certo, si può scegliere di considerarli libri adolescenziali ed allora qualsiasi discussione cessa ed i film vanno benissimo. Anche se Breaking Dawn di adolescenziale ha poco. Se la scena del parto è sembrata cruda nel film, non leggetela nel libro; così pure come la descrizione dello stato interessante di Bella: la distruzione del suo organismo dall'interno...
La Meyer ha curato ogni dettaglio e lo ha saputo rendere realistico.
Per sostenere la mia tesi, posso invitare alla lettura dei capitoli di Midnight Sun messi a disposizione dall'autrice, cioè la vicenda vista, vissuta e sofferta da Edward. Ciò che sfila nella sua mente, ciò che prova nelle azioni. Sembra di leggere un altro libro ed è bello poter comparare i due punti di vista: l'umano ed il vampiresco, anche se di vampiresco nel senso terrificante del termine Edward non ha molto... anzi nulla.
Diciamo che, leggendo, non mi è mai capitato nemmeno una volta di pensare al Conte Vlad l'Impalatore...
E per concludere: Jacob for ever! (Quello del libro si intende).

giovedì 8 dicembre 2011

Ricette Caloriche della Nonna

Prendete dalle 13 alle 15 uova (dipende da quanti siete a tavola: 3 oppure 4).
Rompetele e versatele in una ciotola. Sbattetele a mano o con lo sbattitore elettrico come preferite (anche il frullino a mano con la ruotina va bene, basta essere nerboruti), poi versate il tutto in una pentola antiaderente.
Fate cuocere e quando il tutto è quasi pronto aggiungere fette di salame a manciate. Quando la frittatona sarà cotta, spegnete e mangiate.
Consigliato un litro e mezzo di acqua a testa.
Bon Appetit!

Per i ferrati di vampirologia.

Avevo letto Twilight in tempi non sospetti, nel senso che stava diventando un caso negli Stati Uniti ma qui in Italia era appena approdato nelle librerie. Incuriosita da una recensione letta su una rivista, l'ho acquistato... e sono subito rimasta incastrata nella vicenda.
Non era di certo una storia originale, pensiamo a Bella e la bestia (persino il nome della protagonista è lo stesso); il tema dell'amore impossibile tra due esseri agli antipodi per condizione sociale, personalità o... genere (che ne dite di King Hong stracotto di una donna?), non è nuovo ma il tutto dipende dal modo in cui ti viene raccontato. La storia più banale diventa la tua fiaba preferita se chi te la narra lo fa bene (anche questo è banale ma mi sembra importante ricordarlo).
E la Meyer lo ha giustappunto saputo fare. La lettura è scorrevole, il linguaggio semplice ma curato, niente sgrammaticature e grande capacità descrittive. Io ho compreso od almeno ho creduto di comprendere i sentimenti delle due diverse creature, una umana e l'altra vampiresca. Ho persino cercato nella mia testa delle soluzioni per risolvere il loro problemuccio di convivenza ma poichè sono stata da sempre assolutamente contraria alla trasformazione di lei in vampiro, non è stato così facile dare una mano...
Alla fine mi è venuta in mente solo una possibilità, quella che può risolvere qualunque problema al momento giusto: la magia. Perché non trovare un incantesimo (chessò magari con l'aiuto di uno sciamano, dopottutto questi vampiri hanno vissuto per centinaia di anni, ne avranno incontrato almeno uno nel corso della loro esistenza) di far diventare lui umano invece di far sacrificare la povera ragazza? (Che pure si è offerta più volte volontaria per la trasformazione... Ah! L'amore!).
Però forse alla fine sarebbe diventata la sceneggiatura per una puntata di Buffy (viste tutte le serie, per cui lo dico con amore) ma non sarebbe stato più il mio amato Twilight.
Questa premessa per dire che ho visto la prima parte di Breaking Dawn...

mercoledì 7 dicembre 2011

Emergenza domestica

Ginoria ce l'ha fatta! Ha finito di verniciare la cucina...
In conclusione io non l' ho aiutata, lei aveva fretta ed io mancavo di ore libere per cui ha dovuto arrendersi; poiché da sola non ce l'avrebbe mai fatta (la tempistica era: il contorno di una finestra in quattro ore) si è decisa a chiedere aiuto al vicino di casa, un tipo di m. 1.90 lunghezza x larghezza, piuttosto solitario che comunica a grugniti ma molto sensibile.
Non è riuscito a dirle di no e si è munito immediatamente di vernice e rulli per soccorrerla.
Dal racconto colorito di Ginoria sembra che mentre lei si slogava una spalla per terminare la propria parete, lui aveva dato quattro mani alle tre pareti rimanenti.
Così prima del tramonto del sole avevano finito. Ginoria, con un braccio legato al collo, una spalla dolorante, dolori cervicali ed incrostazioni di vernice in varie parti del corpo si è offerta di offrirgli la cena per ripagare dell'aiuto ma lui ha declinato gentilmente ed è andato a potare la siepe con una mano mentre con l'altra lavava la macchina.
Rina, dopo il racconto di Ginoria, l'ha soprannominato Chuck Norris.
Ora siamo tutte invitate a cena nella cucina rimodernata, almeno nel colore...
Bisogna solo aspettare che Ginoria vada dal fisioterapista per riprendere l'uso degli arti. E pensare che le manca da verniciare il resto dell'appartamento...

martedì 6 dicembre 2011

Ricette Caloriche della Nonna

Fate soffriggere cipolla, olio, dado, un pò di passata di pomodoro, pancetta (tutto abbondante). Quanto il condimento è bello rosolato aggiungere il riso e dopo aver mescolato mettere anche del brodo.
Lasciar cuocere il riso nel brodo e quando è quasi pronto buttar dentro dei fagioli (già cotti).
Parmigiano a neve et voilà!

giovedì 1 dicembre 2011

Per sempre Stella

Esce un nuovo film sull'intramontabile Marilyn e poiché ormai si è detto tutto e di più di lei, questa pellicola con un cast favoloso (Kenneth Branagh nei panni niente di meno che di Sir Laurence Olivier, Julia Ormond in quelli di Vivien Leigh, moglie di Olivier e magnifica Rossella O'Hara e poi Emma Watson, la strega Hermione Granger, July Dench e così via) mette in risalto solo una settimana della vita di questa attrice malinconicamente indimenticabile.
E' il periodo seguìto alle nozze con Henry Miller che i due trascorreranno in Inghilterra con Marilyn impegnata sul set del film:
"Il principe e la ballerina", anno 1957.

Locandina Il principe e la ballerina












Questa volta ad interpretarla sarà Michelle Williams (già vista, tra i vari, in Dawson Creek o nella parte della moglie defunta di Leonardo Di Caprio in Shutter Island).
Lei, la vera Marilyn, stella di Hollywood, sex-simbol nel mondo, bella, dolce, ingenua, ricca ed infelice...
Io la vedo così, irrequieta, alla ricerca costante di una felicità sfuggente.
Tra i suoi film adoro: A qualcuno piace caldo (che sarebbe degno di essere visto solo per la battuta finale!)
                                La magnifica preda (in una parte drammatica con Robert Mitchum)
                                Come sposare un milionario (accanto alla raffinata Lauren Bacall)
                                Gli uomini preferiscono le bionde (con la prorompente Jane Russell)

Locandina Gli uomini preferiscono le bionde













Sembra che anche Naomi Watts interpreterà la diva in un film tratto dal libro di memorie: Blonde... non ce la facciamo proprio a separarci da Marilyn, vogliamo che resti Stella per sempre e magari se lei avesse saputo quanto il mondo si sarebbe prodigato per ricordarla quella felicità scivolosa l'avrebbe afferrata davvero.

                                     

mercoledì 30 novembre 2011

Manu's design

Direttamente dalle mani della mia amica Manu:








Lo so, sono irresistibili! Per averli... la Manu è la lettrice nascosta dietro gli occhiali neri!  



martedì 29 novembre 2011

E' così

Non ha senso. Dirò qualcosa di scontato eppure mi va di dirlo.
Ogni regione d'Italia è una perla di arte, storia, archeologia, è uno scrigno di tesori che aperto ti abbaglia con affreschi, mosaici, miniature e manufatti, con cattedrali, battisteri, chiostri, castelli, teatri ed anfiteatri, fontane, abbazie... e potrei continuare ancora.
Abbiamo Tutto: molte delle nostre città sono organizzate secondo il reticolo urbanistico romano ad isolati che è tutt'ora visibile. Nel paese più sperduto in campagna ci si imbatte nella chiesetta rurale con affreschi del due-trecento, per non andare più indietro nel tempo. Non c'é scavo fatto in una delle nostre città in cui non venga alla luce un pezzo di storia e che storia.
Siamo stati bravi maestri ad insegnare ciò che sapevamo fare e buoni alunni nell'affinare ciò che era già nostro grazie all'incontro con altre culture. Abbiamo creato il meglio e saputo prendere il meglio.
Che fine abbiamo fatto? Giriamo intorno a questi scrigni ben serrati senza più vederli o non avendo più desiderio di farlo, lasciando che il tempo se li pigli. Buttiamo via le chiavi per accedere al tesoro.
In altri paesi costruiscono musei intorno ai sassi, a buchi nel terreno, propongono percorsi didattici, inventano laboratori per bambini, curiosità per turisti, valorizzano, incentivano e guadagnano... Noi non avremmo bisogno di inventare niente, abbiamo già tutto, ci manca solo la voglia di valorizzare.
Come direbbe Rina: "Farebbe proprio schifo dare lavoro a metà della popolazione disoccupata e vivere quasi esclusivamente di turismo?". E Nella risponderebbe: "Scherzi?! Poi non sapremmo come impiegare tutti quei soldi!".

                                                         rocca-sforzesca 

Solo per fare un esempio dei tesori su cui sorvoliamo: questa è la rocca sforzesca di Soncino (Cremona), ancora splendida... fin dal 1473, anno d'inizio costruzione.
Curiosità: in Aprile vi si tiene un festival fantasy con tanto di danze hobbit (ed anche birra hobbit, l'ho sperimentata personalmente... servita in capienti boccali... consigliata!) taverne e locande di elfi, investiture di cavalieri, battaglie tra il bene ed il male. (Foto con Urukai... anche questo sperimentato, pure con la manona dell'Urukai intorno al mio collo...).
E' stata una delle location del film: "Lady Hawk".

lunedì 28 novembre 2011

Il sogno di Sory

La mia amica Sory, patita di fantasy quanto me, ha raccontato di aver fatto un sogno dal quale non avrebbe voluto svegliarsi più. Ed in un periodo di incubi economici, politici, umani... esuliamo per un attimo:
"Ero vestita come loro, come se entrando nel loro mondo, attraverso il sogno, mi fossi naturalmente adattata al luogo. Avevo scarpe di stoffa su cui, posandosi, i pantaloni formavano un leggero rigonfiamento; la casacca color sabbia era stretta in vita da una cintura.
Loro erano bellissimi, visi delicati dalla pelle alabastro, occhi grandi e limpidi, orecchie appuntite che spuntavano tra i capelli fini. Mi hanno accolta come se fossi tornata dopo un lungo periodo di assenza. Abbiamo attraversato una radura circondata da alberi giganti, i Saggi, come li chiamano loro e passeggiando nel calore del sole siamo arrivati al fiume. Avrei voluto inginocchiarmi a bere ma una creatura d'acqua a forma di stella ha indirizzato verso di me getti d'acqua che prima di toccarmi sono esplosi verso l'alto in goccioline vaporizzate, almeno così credevo, invece mi sono ritrovata avvolta in una nuvoletta di creaturine con le ali trasparenti e pinne alle tempie ed altre con corpi allungati e capelli come cirri.
Mi hanno fatto attraversare il fiume così, trasportandomi come se fossi fatta anch'io d'acqua o d'aria e nel breve attimo in cui sono rimasta sollevata ho colto una visione di quel mondo.
E' stato come cogliere il meglio da ogni stagione, da ogni elemento naturale. Mi è sembrato di rotolare nella neve, vedere il trionfo di colori del bosco in autunno ed i germogli in primavera, respirare i profumi del sole e dei fiori d'estate.
Una volta posata sulla sponda opposta del fiume, altre creature sono venute a salutarmi, alcune portavano cappellini giallo senape piegati all'ingiù ed altre capigliature steppose e nasi lunghissimi ma erano tutti belli, specie le fate dalle curiose lingue nere. Non mi è passata un solo secondo nella testa l'idea che io fossi solo un'ospite, io appartenevo a quel mondo e quando mi sono infine inginocchiata al fiume per dissetarmi ho visto il mio riflesso. Avevo le orecchie leggermente appuntite e sapevo di essere capace di costruirmi un arco e di creare le frecce magiche dai fuochi blu. Parlavo la mia vera lingua.
Sapevo tutto ed anche il perchè".
Ho segnato su un foglio tutto ciò che Sory si è fatta per cena la sera prima di questo sogno. Ed ora me lo preparerò tutte le sere.

sabato 19 novembre 2011

Ricette Caloriche della Nonna

Comprate il lievito di birra, usatelo per fare la pasta della pizza (farina, acqua, impastare ecc ...), lasciate lievitare per qualche ora.
Stendete la pasta, cospargete di passata di pomodoro, aprite il frigorifero e tirate fuori tutte le varie tipologie di formaggio che avete (tutti i pezzi avanzati e che nessuno si sentirà mai di finire, anche le sottilette).
Tagliateli a pezzetti e disponeteli sulla superficie della pasta rivestita di pomodoro.
Un pò di origano e voilà in forno!

Per i libro-lettori

Qualche dritta sulle nuove uscite pescando a caso tra i vari generi:

Fantasy :

Inheritance, Christopher Paolini, Rizzoli (quarto libro della saga di Eragon).
Umani, elfi, nani ed Urgali si trovano a combattere insieme l'ultima battaglia
contro il re nero per la costruzione di una nuova Algaèsia e per lasciare
al suo popolo in eredità un futuro.




Evasione:

Ho il tuo numero, Sophie Kinsella, Mondadori (se non avete letto mai nulla di questa
          spassosissima autrice,vi consiglio di cominciare con: "La regina della casa").
Poppy viene scippata del proprio telefonino in un momento di pura emergenza: la
perdita del proprio anello di fidanzamento con smeraldo... decide così di appropriarsi
di un altro cellulare trovato in un cestino dei rifuti... iniziano i veri guai.



Drammatico:

Auschwitz. Ero il numero 220543, Denis Avey, Rob Broomby, Newton Compton.
 Una storia vera. Denis Avey, soldato britannico viene catturato
dai tedeschi nel 1944 e mandato in un campo di prigionia in cui
un giorno si trova a lavorare con i detenuti del vicino campo denominato
Auschwitz. Inorridito dai racconti, decide di scambiare il proprio posto
con quello di uno dei prigionieri di Auschwitz per conoscere la verità.
Il giornalista della BBC, Rob Broomby, rende pubblica la sua storia
per la prima volta nel 2009.

             .
                       

Giovanile:

Cose che nessuno sa, Alessandro D'avenia, Mondadori
Margherita ha quattordici anni. Un giorno tornata a casa da scuola, il liceo appena cominciato, ascolta un messaggio sulla segreteria telefonica: il padre ha lasciato lei e la sua famiglia.
Con accanto la madre, il fratellino ed i compagni di scuola, Margherita affronta il dolore ma soprattutto segue il consiglio di un giovane professore che le indicherà ad esempio il coraggio di Telemaco nell'Odissea...




Personaggi:

Steve Jobs, Walter Isaacson, Mondadori
Il carattere e la genialità di uno dei più famosi personaggi del nostro tempo ricostruiti attraverso interviste e colloqui personali allo stesso Jobs e a colleghi, amici, famigliari, avversari.



Umorismo toscano

Il silenzio dell'uovo, Enzo Butazzi, Sagoma Editore.
Le vicende di Torquato e Titina Gazzilloro, autori di importanti opere quali: "La minestrina", o "Dolcezze termali", riportate alle luce da istituzioni quali il Centro Vaticano per l'Esorcismo dei Prolassi Verbali... ironia, umorismo e buona scrittura.





Consigliati a me da altri lettori:

Tre atti e due tempi, Faletti, Einaudi
Attraverso la storia di Silvano-Silver tanti fili neri si intrecciano: la corruzione nel calcio, le basi marce di una società che mette i bastoni tra le ruote ai giovani e al loro futuro, il conflitto tra genitori e figli, l'importanza delle sfumature nei sentimenti...
                                                                          
La legge del deserto, Wilbur Smith, Longanesi
La figlia ventenne di Hazel Bannock, vedova di un miliardario, viene rapita e portata in una delle zone più selvagge ed aride dell'Africa. Hazel dovrà ricorrere all'aiuto di Hector Cross, ex-militare, per liberarla.
                                                  
                                                   




Terroristi, Sjowall - Wahloo, Sellerio
All'apice della carriera, l'investigatore Martin Beck deve risolvere una serie di casi accaduti contemporaneamente: l'omicidio di un registo pornografico, la strana rapina commessa da una ragazza madre e l'attentato terroristico ai danni di un senatore americano in visita a Stoccolma.




                                                     

venerdì 18 novembre 2011

Chi comincia...è in un bel casino!

Ginoria ha cominciato a verniciare... siccome non vedeva la necessità di coprire tutto con cellophane e vari, ora la mobilia è piacevolmente schizzata di arancio agrume. L'ho aiutata a grattare via la vernice dal pavimento e dal legno del divano. Le tendine sono volate in lavatrice e quelle nuove (ovvio sempre arancio) sono già appese alle finestre, almeno su una. Sto attendendo, con molta ansia, il prossimo passo...
Rina ha comprato un giaccone-piumino dal collo più importante che abbia mai visto. Cioè, sembra quello del mantello della regina Grimilde (la matrigna di Biancaneve), ma molto più espanso essendo di piuma... Rina continua ad inneggiarne l'utilità dato che, a suo giudizio, sostuirebbe sia sciarpa che paraorecchi (io aggiungerei anche il cuscino del letto se volesse dormire con addosso quello).
La mia amica Nella che era sparita da un po', sempre rapita ed aspirata dal lavoro, donna manager in carriera e corriera, visto che utilizza spesso il mezzo per ritrosia da guida si è rifatta viva ieri sera per pormi una domanda a bruciapelo. Non appena ho aperto la porta mi ha frenato il saluto sulla bocca con un: "Ma che cos'è l'amore?". E' una donna che ha superato gli anta, dovrebbe saperlo e poi lo chiede a me che rimango indecisa tre quarti d'ora davanti a due scatole diverse di dadi vegetali prima di prenderne una dallo scaffale del supermercato? Come potrei decidere io che cos'è l'amore? Eh sì, perché magari esiste una definizione da manuale ma ognuno di noi poi la interpreta in modo differente...
Nella, dopo due ore di monologo, ha deciso che per lei è un: "Fastidioso, inaccettabile senso di inadeguatezza spalmato di su un panino di dubbio farcito di instabilità". (Potrebbe essere una Ricetta Calorica della Nonna).
Tanto di cappello al suo nuovo aspirante innamorato; per farla arrivare a tale grado di psicoanalisi interiore deve aver smosso sentimenti mattonificati da decenni sul fondo della sua ego-singletudine...

martedì 15 novembre 2011

Il 27 Novembre a Pisano!

Domenica 27/11/2011 a Pisano (Lago Maggiore) si terranno i mercatini di Natale grazie al Gruppo Picasass, organizzatore dell'evento! Dalle 9.00 alle 18.00 degustazioni, gare di poesia e presentazioni di libri con annessi deliziosi oggettini artigianali dalle sembianze follettifere:)
Vi aspetto alle 15.30 per entrare nel mondo magico di Toried...
Non solo un mondo ma un sogno, ciò che potrebbe essere se ci guardassimo intorno e
"vedessimo realmente gli Elementi intorno a noi", come dice il drago Dhorga, capostipite dei Dardos e prima creatura nata a Toried.
Arturo ed i suoi tre amici vi riescono facilmente poiché hanno affinità con poteri primordiali  ma devono attraversare molte terre dense di trappole prima di poter affrontare Gorpos, il male, colui che non guarda o guarda senza vedere. Egli è forse il responsabile della scomparsa di Rhuna, la protettrice, e del terribile mutamento del potente mago Ogham.
Devono arrivare all'Antro della Memoria per rispondere a tutte queste domande. A cominciare da: "Che cosa sono davvero gli oggetti che ci hanno condotti qua?".
Ma poi saranno davvero oggetti?
TORIED, di Elisa Fornara, Edigiò Editore, collana i Castori
A Domenica!!!! 




Voglia di Fantasy!

O ti rapisce o non ne vuoi sapere... il genere fantasy è per i sognatori, per chi in fondo in fondo si guarda in giro sperando di cogliere un orecchio a punta od una creaturina con gli stivaletti che si nasconde tra i cespugli. Non è per razionali...
Io personalmente il fantasy lo leggo e lo scrivo perché sono rimasta alla fase: "OHHHH", di quando da bambini ti leggono le fiabe con principesse, incantesimi e castelli e tu rimani a bocca aperta nell'immaginare di vivere in quel mondo e di parlarci pure con una fata od uno gnomo!
Beh, ho saputo che a Torino ha aperto una nuova libreria fantasy... Il Lupo Rosso. Buona notizia per gli appassionati e magari anche per chi ha deciso di interrompere la fila di giorni grigi permettendo a qualche folletto vivace di fare capolino nella quotididianità e scuoterla almeno per il tempo della lettura!

Buona pausa!

venerdì 11 novembre 2011

Jane sempre Jane

Per una che adora la Austen e le sorelle Bronte (e si badi bene, questo ben prima della loro riscoperta ad opera di Bella ed Edward), l'appuntamento con il nuovo film: "Jane Eyre" non poteva mancare.
Affascinanti l'atmosfera cupa del castello di Thornfield con i suoi corridoi bui, i grandi camini, i letti a baldacchino, la famosa torre da cui provengono grida strazianti ed il paesaggio inglese sempre ingrigito dalla nebbia per cui perennemente malinconico. Scenario perfetto per la storia narrata. Ma Jane Eyre è di più.
Sarò schizzinosa in fatto di classici però avrei voluto maggiore incisività. Un conte di Rochester più ruvido (ebbene sì, a mio giudizio avrebbe dovuto esserlo) poiché la vita lo ha trafitto al centro del cuore e non si perdona facilmente un affondo come quello. Ruvidezza che si va ammorbidendo per la riscoperta di sentimenti abbondonati ma che resta pur sempre il nucleo del suo modo d'essere, dei suoi modi burberi e della sua schiettezza a volte offensiva. Jane è balsamo per le sue ferite, è il motivo per cui migliorarsi e ricominciare a credere di meritare una vita felice. Questa Jane però è troppo pacata. Avrei voluto una protagonista, almeno per la mia lettura personale del romanzo, che nelle sue manifestazioni esterne di dolcezza facesse trapelare tutto il suo rimestare interno di irrequietudine e passionalità.
Mi è piaciuto di più il film di Zeffirelli del '96, dove William Hurt/Rochester e Charlotte Gainsbourg/Jane hanno saputo rendere meglio questi sentimenti.
Splendida invece Judy Dench come signora Fairfaix... ma d'altronde l'adoro da quando ha interpretato la regina Elisabetta I in Shakespeare in Love!

Vicissitudini

Ginoria è sempre ferma con le azioni (i secchielli di vernice sono ancora là sul pavimento) ma produttivissima di idee. Vorrebbe tirare giù una parete per creare uno spazio cucina-salotto together (sì l'area color arancio agrume). Ed è già avanti con la propria vita (nei pensieri) da ritenere che, se in qualche mese dovesse:
1) Trovare l'uomo giusto
2) Sposarlo
3) Partorire
Potrebbe sempre far rimettere la parete, solo un pò più in là, per avere uno spazio-cella in cui sistemare il pargolo. "Dopotutto se è piccolo non ha bisogno di grande spazio e, nel crescere, la camera piccola sarebbe un incentivo per non rinchiudervisi all'interno come fanno tanti adolescenti spostati". Credo non abbia preso nemmeno in considerazione la possibilità di avere più di un figlio. Mi guardo bene dal distruggere il suo equilibrio organizzativo.
La mia amica Rina invece stamattina è andata a fare benzina (no, non l'ho fatto di proposito a scrivere la rima Rina-stamattina-benzina) e, alla domanda del benzinaio: "Acqua ed olio sono a posto?". La risposta è stata: "Perché, ci sono?".
In compenso Rina si ritiene un guru del parcheggio in retromarcia per cui chiudo con la sua massima: "Se tutti parcheggiassero come me, il mondo sarebbe un posto migliore".

Ricette Caloriche della Nonna

Prendete un panino, apritelo, inseritevi un pezzo di burro (la quantità è a piacere),
ricoprite tutto di zucchero. Richiudete il panino.

Gnam gnam...

giovedì 10 novembre 2011

Il mondo è bello perché siamo strani

Sì, siamo strani, nel senso buono. Abbiamo vite ad ostacoli, più o meno impegnativi, e cerchiamo di cavarcela utilizzando le nostre risorse personali. E cosa c'è di più bello che esprimere la nostra creatività... come? Beh, vaporizzandola intorno a noi in forma di trovate soggettivamente geniali, domande curiose, compulsioni, sfoghi isterici sulla spalla di qualcuno. Sono tutte reazioni creative perché sono il nostro modo personale di intraprendere le avventure quotidiane. Sì, a ben guardare sono tutte avventure, anche fare colazione, per esempio, se la tazza muccata ha una crepa trasversale ed ogni volta che versi il latte caldo senti un crick sinistro.
(Da qui ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale, i nomi sono inventati, a volte anche le situazioni ma è solo per sottolineare il concetto, se poi in esse vi riconoscete vostra sorella, fidanzata, suocera o vicina di casa, prendetevela con la loro creatività).
La mia amica Ginoria ieri sera mi ha tenuta fino a mezzanotte al telefono per parlarmi dei rinnovamenti che sta progettando in casa. Single, ha appena ereditato un appartamentino da uno zio novantenne salito al cielo superiore. A suo dire, il luogo non è molto trendy... mobili scuri, credenze antidiluviane, stufa bianca di ghisa, foto sparse di persone decedute. La sua idea sarebbe quella di buttare giù tutto e rifare, peccato sia senza lavoro e dunque a corto di denaro per fare qualsiasi cosa. Quindi, ha cominciato a formulare qualche idea, solo idee... "In camera, vorrei dipingere il letto e l'armadio di verde, con le pareti gialle sembrerebbero elementi naturali. Si potranno dipingere anche la stufa e la canna fumaria? Ma sì! Li mimetizzo con lo stesso color arancio agrume che vorrei usare per le pareti così non ci si accorge della loro presenza!".
Ad oggi ci sono solo secchielli di vernice sul pavimento. Io sono pronta a darle una mano, sostengo l'originalità... magari tenterò solo di farle rimandare la decisione su stufa e canna fumaria finché non avrà i soldi per buttare giù tutto e rifare...

sabato 5 novembre 2011

Cercasi pluri-perfezione...

Non mi stupirei se girovagando di nuovo tra le innumerevolissime proposte di lavoro trovassi una richiesta di questo tipo:

Cercasi impiegata di splendida presenza, permanentemente di buonumore, ironicamente spiritosa, raffinatamente seria, acutamente intelligente, camaleontica all'occasione, premio Nobel per l'Unghia Scolpita, con spiccatissime doti relazionali e carisma da leader (sappia guidare un tour di eschimesi a Rimini il 15 Agosto senza versare ed aver fatto versare una goccia di sudore ad alcuno), auto-bus-treno-tram-aereo-boat-bici-moto-sidecar-deltaplano-munita, poliglotta (utile sarebbe la lettura dell'alfabeto cuneiforme), dotata di urino-tenuta e con esperienza secolare nel settore specifico (decennale in tutti gli altri) senza aver tuttavia superato i 25 anni di età. Importantissimo: libera da legami di ogni tipo.

Non so cosa sia l'ironia ma a volte mi piace esagerare... comunque l'ultima l'ho letta davvero e sento di essere pericolosamente a ridosso della verità sul resto. Non voglio scoraggiarmi né scoraggiare nessuno, sono certa che per ognuno di noi esista il lavoro giusto, come anche la persona giusta od il pigiama giusto (è importantissimo sentirsi a proprio agio prima di andare a dormire) e sono ottimista nel credere che esista pure l'individuo sopra richiesto; il mondo è pieno di persone in gamba ed è giusto pretendere da loro piena efficienza. Mi chiedo solo se per le stesse, nel contratto, sia contemplato uno stipendio.

martedì 1 novembre 2011

Quando il cervello funziona troppo

Ok, piacerebbe a chiunque avere l'informazione giusta al momento giusto, fare un figurone a scuola, eccellere tra i colleghi, accumulare una grande quantità di denaro grazie alle immense capacità del proprio cervello. Insomma ricordare ogni minima informazione immagazzinata nel corso del tempo, niente di dimenticato, perso, lasciato in un oscuro polveroso cassetto della nostra mente dove forse non verrà mai ripescato dato che dopo un tot di anni verrà cancellato poiché le informazioni stipate nel nostro archivio mentale ad un certo punto diventano troppe e il nostro personal cervello comincia ad eliminare quelle più vecchie; e tutto perché non riusciamo a sfruttarlo al cento per cento.
Beh, interessante e spaventosa l'ipotesi di poterlo fare. Ci riesce Bradley Cooper, nel film Limitless diretto da Neil Burger, con Robert De Niro nel cast.
Uscito ad aprile, io l'ho visto solo ieri, perché mi sono dimenticata di andarci quando era al cinema, dopotutto ho appena detto che il nostro cervello non funziona al cento per cento ed il mio non solo non fa eccezione ma a volte è anche più scarso del normale e con faticosa capacità organizzativa... comunque se una pillola potesse colmare il gap permettendoci di sfruttare interamente le nostre potenzialità neurologiche cosa succederebbe? Bradley Cooper, Eddie Morra nel film, grazie alla suddetta fantascientifica pillola, da scrittore al verde sale al grado di analista finanziario con milioni di dollari in tasca, impara lingue straniere in pochi giorni, ricorda titoli di libri intravisti nello spazio di un battito di ciglia chissà quanti anni prima all'università, registra ogni dettaglio della realtà intorno a sé con una ricezione nitida, precisa, completa. Mi ricorda Neo di Matrix, solo che Eddie non è un prescelto in una realtà illusoria ma un essere umano in grado di utilizzare l'intelligenza umana in tutte le sue sfumature nel mondo reale. Ovviamente vi sono molti e distruttivi effetti collaterali che lo aspettano ed il finale, a mio giudizio, è troppo ottimistico. Vale la pena rifletterci sopra.

Ricette caloriche della nonna

Riso e zucca

Fate bollire molto latte insieme con pezzi di zucca e riso a volontà. Quando sarà un pastone spegnete e mangiate (dopo aver fatto raffreddare si intende).
Aggiungete anche il pane se il pastone non è abbastanza cementificato.
Buon appetito!

Halloween...

Sarà una tradizione celtica esportata in America, dove ha messo robuste radici, per noi sarà anche un carnevale in ritardo o forse troppo in anticipo... però ci piace e lo dimostrano i festeggiamenti della scorsa notte in città grandi e piccole.
Inutile negare il fascino del travestimento, del diventare un'altra persona (o non-persona se consideriamo gli zombie!), spaventare e farci spaventare in scenari grotteschi con ragnatele penzoloni, fantasmini volanti e cocktails rosso sangue... d'accordo confesso c'ero anch'io in quel pub italo-irlandese dove i cappelli a punta svettavano sulle teste degli avventori e su bigliettini colorati scoprivi se avevi vinto cioccolatini a forma di zucca:)
Fascino dell'atmosfera magica anche se un tantino macabra perchè si sa che è tutto finto e l'incantesimo svanirà (non proprio a mezzanotte dopotutto i tempi sono cambiati...) facendo tornare le zucche-lanterne in zucche-da-minestra (vedi alla voce ricette caloriche della nonna) e lo scheletro grassoccio con cui hai brindato nel collega di ufficio. Al massimo di sgradevole resta solo il leggero mal di testa lasciato dal cocktail rosso sangue od il gonfiore di pancia procurato dalle caldarroste... bazzecole in tempi di crisi come questi in cui si vorrebbe avere più spesso mal di pancia da scorpacciate in compagnia che non mal di pancia da: troverò mai un lavoro?
Tornando alla tradizione pagana, Halloween era una notte incantata perché si pensava che a mezzanotte le barriere tra il mondo dei vivi e quello dei morti cadessero e fosse possibile entrare in contatto con gli spiriti dei defunti - non per niente oggi li ricordiamo con le visite ai cimiteri - ma soprattutto corrispondeva alla fine dell'anno dove il vecchio veniva lasciato alle spalle ed il nuovo doveva ancora essere.
Allora se oggi è il primo giorno dell'anno, forza con i progetti ed i buoni propositi, dimentichiamo figuracce e capitomboli ed impostiamoci verso nuovi orizzonti. Personalmente sono goffa per cui sarà difficile non incappare negli stessi strafalcioni ma ringrazio i Celti di avermi fornito un nuovo inizio anno, prima del primo gennaio:)! Baci a tutti!