giovedì 31 ottobre 2013

Bentornato Halloween

Quella notte la strega Gualdella si risvegliò. Aveva dormito per un centinaio di anni ed ora si sentiva pronta per ritornare al solito tran tran. Sì, aveva fatto proprio una bella dormita ma dopotutto le ultime avventure erano state piuttosto stancanti. Insomma, cercare per mesi la Terra dei Draghi Ustionanti per farsi, appunto ustionare una mano ed ottenere così la vescica ungola, il cui siero proteggeva dal terribile incantesimo deturmio, aveva ridotto tutte le sue energie al minimo.
Senza contare i guai incontrati prima di arrivare ai draghi, la sua ultima destinazione.
Gualdella usava solo la scopa per spostarsi, non voleva sentir parlare di passaggi o strappi dati da vecchie cornacchie avide che pretendevano tre pozioni di bellezza in cambio, oppure da draghi o grifoni, certo più simpatici ma verso cui poi si sentiva in dovere di ricambiare con qualche incantesimo di favore. No, no, meglio arrangiarsi da sole e la scopa restava il mezzo più pratico, economico e comodo esistente nel mondo magico; Gualdella ne era convinta. I fatti le avrebbero dato ragione visto che la sua fedele scopa Chiometta, come la chiamava lei, l'aveva salvata in numerose occasioni.
Una, per esempio, si era verificata quando la strega, sorvolando la gola dei Giganti Unghiati aveva subìto un attacco a sorpresa da uno di quei bestioni maleodoranti; era stata arpionata dalle sue terribili unghie allungate che, tra l'altro, le avevano procurato varie ferite, e se non fosse stata per la bravura di Chiometta avrebbe fatto una brutta fine poiché nessuno era mai uscito vivo dalle grotte giganti. La fedele scopa aveva disturbato il malintenzionato girandogli intorno a grandissima velocità e colpendolo di manico finché l'essere aveva dovuto ritirare le unghie liberando Gualdella. Fortunatamente Chiometta l'aveva recuperata prima che precipitasse sulle rocce di sotto e poi era ripartita lasciando il gigante a sproloquiare oscenamente.
Era stato in seguito a questo fatto che nella mente della strega aveva cominciato a formarsi l'idea di scovare un incantesimo per poter volare da sola nelle situazioni di pura emergenza, niente infatti avrebbe mai sostituito Chiometta.
Comunque si erano verificati parecchi altri episodi movimentati durante il lungo viaggio. Avere il lasciapassare per entrare nella terra di Mucosa le era costato quasi un ginocchio, nel vero senso della parola. Infatti era rimasta senza un ginocchio per alcune ore, prelevato dall'infame incantesimo di uno di quei Mostri Risucchio che abitavano Mucosa. Per non parlare delle nubi ragnatela attraverso cui era dovuta passare cercando di non restare intrappolata o altrimenti avrebbe corso il rischio di essere preda degli Insetti Fantasma, orride creature ricoperte da strati e strati di pelle bianchiccia che li facevano assomigliare a mummie con le zampe e le ali. Pensare che Gualdella se la sarebbe vista poi con le mummie vere! Tornando ai malvagi insetti, questi aspettavano che qualcuno restasse imprigionato nelle nuvole, poi lanciavano contro il malcapitato alcuni dei propri strati di pelle per soffocarlo e ad alla fine lo mettevano in casa propria come trofeo.
Insomma non era stato facile arrivare incolume ai Draghi Ustionanti.
Gualdella, pensando a tutto ciò, si mise le mani nei foltissimi capelli color castagna e poi si dedicò ad una serie di stiracchiamenti magici perché allungare le braccia per un chilometro verso il cielo o far avvitare la schiena su se stessa per cento giri non era qualcosa di umanamente possibile. Ah! Già! Gli umani. Chissà come se la cavavano. Ogni tanto Gualdella scendeva dal Mondo Magico sulla terra per dare una sbirciata a quegli esseri curiosi. Non vi andava spesso poiché in realtà non li amava molto. Aveva provato a cogliere degli aspetti positivi in loro e ne aveva trovati ma non riuscivano a farle superare la brutta impressione generale che aveva del genere umano. Purtroppo ogni volta che era scesa sulla terra aveva constatato che i suoi aspetti brutti superavano sempre i belli. Ad un'azione positiva si rispondeva sempre con centinaia di azioni negative tanto da rendere tutto indistintamente opaco.  Chissà, forse era lei ad esagerare; amava così tanto il Mondo Magico da non apprezzare una terra che non fosse la sua.
"Sono proprio ingiusta!" esclamò a voce alta. "Ho affrontato montagne di pericoli e creature di una malvagità senza confini e sono qui a dare giudizi su esseri che non conosco neanche troppo bene!". Si raddrizzò per tutto il suo metro e trenta di altezza, si sistemò il vestito sui fianchi cicciottelli, strinse la sciarpetta giallo ocra al collo, appuntò il mantello nero sulle spalle, mise il cappello a falde larghe e si preparò ad un nuovo viaggio. "Chiometta! Vieni per favore, scendiamo sulla terra!". La scopa non vedeva l'ora di sgranchirsi tutta quanta dopo aver dormito insieme a Gualdella per tanto tempo e svolazzò felice nella stanza per posarsi poi ai piedi della strega. "Chiometta, vediamo cos'è successo laggiù mentre noi dormivamo". La scopa fece un cenno affermativo con la chioma costituita dai capelli della strega più potente ed antica del Mondo Magico che Gualdella aveva avuto la fortuna di incontrare una volta. Prima di partire però Gualdella controllò il calendario di pergamena e si accorse che era il 31 ottobre. "Guarda, guarda, ci siamo svegliate proprio il giorno della festa di Samhain. Credo che gli umani la chiamino Halloween. Sarà interessante" disse la strega, poi saltò sulla scopa e partì.

Sto aspettando che Gualdella mi faccia avere il resoconto della sua visita sulla terra e la sto convincendo a farmi raccontare cosa sia accaduto una volta giunta dai Draghi Ustionanti.
Per ora non è possibile poiché nel Mondo Magico questo è un periodo particolarmente importante, fatto di cerimonie ed incantesimi e le streghe hanno molto molto da fare.
A Samhain si aprono numerose porte oltre le quali vi è oscurità. Certo, vi è luce nell'oscurità, se si sa guardare... con la magia. Gualdella ne è capace, noi forse no.

Buon Halloween a tutti!!!

























giovedì 24 ottobre 2013

E che talento sia

Fanno sorridere, divertire, arrossire di vergogna (per loro), emozionare, i concorrenti dei vari international Got Talent. Seguo con piacere il nostrano ma in questi giorni mi è capitato di sbirciare su you tube alcune performances degli altri paesi. Beh, vi assicuro che vale la pena guardarli. Chi? I coraggiosi, le persone che si mettono in gioco rischiando il pubblico ludibrio o la bazzatura, anche se ad essere sinceri, di gente talentuosa ce n'è tanta e per fortuna, almeno in queste occasioni, trionfa.
Così pindaricamente cliccando sui video mi ritrovo ad assistere all'esibizione della signora inglese, appena uscita da Happy Days per il look, che dopo aver provocato sorrisini affettati e pre-compassionevoli da pubblico e giudici si mette a cantare mandando a stendere ogni commento ironico. Non sa solo cantare, ti fa venire la pelle d'oca e hai voglia di fare il tifo per lei con composte urla da stadio. Oppure c'è la bambina in tutù rosa che accenna qualche passo di danza per passare con nonchalance ad un gorgheggio da usignolo. Se poi vuoi vedere qualcosa per cui restare a bocca aperta e provare molta invidia, specie se sei di quelle che come me rompono un bicchiere al giorno, guarda il Talent ucraino del barista acrobatico che fa vorticare bottiglie, bicchieri e shakers con evoluzioni da capogiro. 
E poi i miei preferiti, gli Stavros Flatly. Padre e figlio, ballerini pittoreschi di sirtaki. Si lanciano sul palcoscenico indossando parrucche bionde ricciolute e sfoggiando orgogliosi addomi ben pasciuti. Tenerissimi per il legame forte che li unisce, simpatici, autoironici, ilari e davvero bravi. 
Cosa dire? Il talento c'è, va solo apprezzato.

giovedì 10 ottobre 2013

Profumi, oggetti e ricordi

Stamattina sono entrata in casa di Ginoria ed è stato come essere risucchiata nella macchina del tempo perché gli odori, si sa, stimolano i ricordi.
Innanzitutto la mia amica ha rispolverato la stufa in ghisa del suo or lassù zio e il profumo di legna bruciata, unito allo scoppiettio dei ciocchi ed al tepore che solo una vecchia stufa può produrre mi ha coccolata tanto quanto (anzi di più!) di una giornata in una Spa super chic. Ed eccole le immagini di me bambina che facevo i compiti mentre il nonno ogni tanto mescolava  lo spezzatino e la nonna ciabattava borbottando sull'incapacità del marito di fare qualsivoglia cosa mentre con una mano depositava fette di ananas sciroppata sopra lo strato di marmellata della crostata (diecimila calorie a fetta) e con l'altra puliva la verdura.
Ok e già qui avevo la lacrimuccia agli angoli degli occhi ma quando Ginoria mi ha proposto di preparare una bella torta margherita (quella ormai insapore per colpa della scaduta qualità degli ingredienti moderni) ed il ricordo delle galline nel pollaio che mi ostacolavano quando andavo a caccia delle uova ha invaso il mio campo visivo immaginario allora sono scoppiata in un pianto dirotto seguita a ruota dalla mia amica commossa dalla mia commozione e dal ricordo dell'atroce appuntamento della sera prima. Insomma la mia sensibilità era già stata stuzzicata a sufficienza specie dopo che Ginoria si è messa a raccontare perché l'appuntamento fosse stato atroce ma a quel punto il profumo della torta lievitante nel forno della stufa ha riallineato i chakra.
Siccome nel dolce non siamo state parche di zucchero abbiamo deciso di stare leggere a pranzo, quindi via di minestrone e l'aroma di verdura ha ripizzicato le corde della memoria con grande felicità dei dotti lacrimali.
Comunque la torta è stata un trionfo di lievitazione sbilenca, quattro dita di altezza da una parte ed un'unghia dall'altra come pure di colorazione, dorata e spazzacamino ma è il gusto che conta... appunto che gusto aveva?! Mah, galline moderne...
Per concludere, abbiamo mangiato due mandarini... Ahhh... il profumo di mandarini... mi ha ricordato di quando allineavo gli spicchi sopra la tovaglia prima di mangiarli e poi la buccia finiva a bruciacchiare sulla stufa producendo quell'aroma acidulo intorno alla tavola, chiacchiere, rumori di stoviglie, calore...
E' arrivata Rina, dice di smetterla con queste idiozie, l'unica acqua che vuole vedere è quella per il tè... portata ad ebollizione sul gas.
Certe persone te li inchiodano i chakra ma probabilmente certe volte occorre anche quello