sabato 10 dicembre 2011

Dai libri ai film... scivolone di qualità

Raramente un film è migliore del libro da cui è stato tratto, fin qui niente da dire.
Capita di avere ottime trasposizioni cinematografiche pur senza raggiungere la qualità dei libri (mi pare il caso della trilogia del Signore degli Anelli, guardata, riguardata ed apprezzata, però il libro... inimitabile), ma quando si è fan di uno scrittore, si diventa iper-critici e quasi mai ci si ritiene soddisfatti al cento per cento.
Meno male, aggiungerei, dato che è un modo per esprimere la propria soggettività.
Per quanto concerne i film tratti dai libri della Meyer... beh... a parte Bella-Kristen Stewart, che ho trovato molto somigliante alla Bella immaginata nella mia testa durante la lettura, non ho riconosciuto nessun altro personaggio.
Azzeccata Forks - la cittadina dove si possono contare sulle dita di una mano i giorni di sole - e dintorni con foreste intricate e scarsa luce ma al di là di questo... ohibò che criticona!
I libri trasmettevano emozioni poiché vi si leggevano pensieri, dilemmi, spaventi, sensi di colpa e di inadeguatezza, dolori, salti nel vuoto di sentimenti sconosciuti, im-maturità. Il tutto da trasferire su una pellicola in modo tale da farlo percepire come lo si è percepito nel libro o quasi.
Certo, si può scegliere di considerarli libri adolescenziali ed allora qualsiasi discussione cessa ed i film vanno benissimo. Anche se Breaking Dawn di adolescenziale ha poco. Se la scena del parto è sembrata cruda nel film, non leggetela nel libro; così pure come la descrizione dello stato interessante di Bella: la distruzione del suo organismo dall'interno...
La Meyer ha curato ogni dettaglio e lo ha saputo rendere realistico.
Per sostenere la mia tesi, posso invitare alla lettura dei capitoli di Midnight Sun messi a disposizione dall'autrice, cioè la vicenda vista, vissuta e sofferta da Edward. Ciò che sfila nella sua mente, ciò che prova nelle azioni. Sembra di leggere un altro libro ed è bello poter comparare i due punti di vista: l'umano ed il vampiresco, anche se di vampiresco nel senso terrificante del termine Edward non ha molto... anzi nulla.
Diciamo che, leggendo, non mi è mai capitato nemmeno una volta di pensare al Conte Vlad l'Impalatore...
E per concludere: Jacob for ever! (Quello del libro si intende).

Nessun commento:

Posta un commento