lunedì 25 giugno 2012

Percezioni

Margareth l’aveva sempre temuta quella strana donna; con le sue parole taglienti, i commenti acidi, le aveva fatto capire da subito di non essere la benvenuta ma la verità era che nemmeno Margareth avrebbe mai voluto far parte di quella famiglia; quando i suoi genitori anziani erano morti la casa e la terra erano passati per diritto testamentario a un erede maschio, un cugino che non si era fatto scrupolo di vendere tutto a un ricco possidente per poi partire per le Indie.    
Lei aveva fatto parte di quella transazione poiché, rimasta sola, era stata presa in moglie dal nuovo proprietario della sua casa; certo non poteva vantare l’albero genealogico del suo novello sposo ma la posizione sociale acquisita dalla propria famiglia nel corso del tempo era stata giudicata dignitosa abbastanza per legarsi ad essa con un vincolo così stretto.
Il marito di Margareth era un uomo realistico, a trentacinque anni giudicava di aver l’età per concludere il contratto matrimoniale, una moglie rispettabile e soprattutto giovane gli avrebbe garantito dei figli e le convenzioni sociali sarebbero state osservate. La madre di lui aveva approvato; non che alcuna donna sarebbe mai andata bene per quell’incarico ma suo figlio non poteva rimanere scapolo, aveva già rimandato troppo il momento preferendo darsi ad una vita quanto meno dispendiosa e al limite della decenza; ormai i tempi erano maturi per acquisire un’apparenza di rispettabilità, egli doveva capire che il matrimonio non gli avrebbe impedito di soddisfare i propri piaceri, solo sarebbe dovuto essere un po’ più discreto…

venerdì 15 giugno 2012

Percezioni

Volti arcigni scrutarono il suo passaggio lungo la galleria del primo piano; occhi infossati sotto sopracciglia arcuate, pelli grinzose, fronti corrugate; era austerità quella che impregnava l’aria? Sì,  ma non solo… fredda nobiltà e disprezzo sgusciavano fuori dagli antichi ritratti e serpeggiavano lungo le pareti. Gli innocenti ospiti rimanevano sempre colpiti da quello spettacolo, un vago senso di panico claustrofobico velocizzava le visite in quella parte della casa e solo un bicchierino di sherry nella ben più accogliente sala del pian terreno riusciva ad assopire le spiacevoli sensazioni.   Margareth, nonostante fossero passati anni, non era ancora riuscita ad abituarsi a quel luogo tetro, cercava di attraversarlo il più velocemente possibile ed ogni volta sentiva un formicolio risalirle la spina dorsale. Quella sera, dopo molto tempo, voci ancestrali tornarono a tormentarla, sussurri lontani... Chi sei? Perché sei qui? Non è la tua casa…
Giunta alla porta della sua camera allungò una mano per afferrare la maniglia ma questa si abbassò prima di poterla toccare, la porta si aprì verso l’interno.
“Lady Carvorn che cosa fate qui?”  quasi gridò dalla sorpresa.
“Entra cara, dobbiamo parlare”. Appoggiandosi a un bastone l’anziana donna si trascinò faticosamente verso un’elegante poltrona rivestita di velluto azzurro ed aggrappandosi ai braccioli di ferro battuto si lasciò cadere in essa. Nello stesso istante l’intrusa che si trovava all’interno di una vecchia stanza abbandonata in chissà quale tempo o dimensione, sentì il proprio corpo vibrare come percorso da una scarica di energia elettrica.
La luce si stava affievolendo con il calar della sera, raggi rosati scomparivano tra le pieghe del vestito di raso nero, ciuffi di luce opaca si rincorrevano tra i ricami della sua cuffietta di pizzo; così seduta con i gomiti lungo i braccioli, le spalle erette contro lo schienale, i capelli bianchi raccolti in un’elaborata acconciatura sotto la cuffia sembrava un’austera regina sul suo trono. Se un pittore l’avesse dipinta così com’era in quel momento, il suo ritratto avrebbe trovato un posto più adatto nella torva galleria insieme ai suoi avi.




mercoledì 6 giugno 2012

Il Pandino Fantasy Book

Nella cornice del Castello Sforzesco di Pandino si è svolto un festival fantasy simpatico, gioioso e naturalmente magico!
Tra dame, duelli, libri e scrittori, conferenze e letture, gli appassionati di fantasy e non hanno trascorso una domenica speciale.
Simone Draghetti, editore di Linee Infinite, è stato il magistrale organizzatore della manifestazione in cui tutti hanno trovato il proprio spazio d'azione ed hanno potuto esprimere la propria creatività.
Francesca D'Amato ha organizzato duelli con le bacchette magiche per i bambini che a lungo hanno gridato: "Stupeficium!" nel cortile, anche in mia direzione, salvo poi accorgersi delle orecchie a punta e ritrarsi con un pizzico di timore...
Non sono mancati illustratori, artisti, pietre e cristalli ed anche personaggi alternativi imbevuti di antico e moderno che hanno riscosso molto successo per originalità e naturalmente fantasia; loro diffondono in Italia lo Steampunk!
Vediamo se li riconoscete lasciando la parola alle immagini!  Ci sono tre post di seguito, proseguite fino in fondo alla pagina! Ciao!














Il Pandino Fantasy Books part two







Pandino Fantasy Books Three