mercoledì 8 febbraio 2012

Tattiche vincenti

Continuano le avventure semiserie di un gruppo di amiche semiserie... comunque i problemi lavorativi sono reali... il resto è fittizio per dimenticare i problemi lavorativi  reali...
Rosa ha trovato lavoro. Buona notizia per lei, sì perché io e le mie amiche non siamo messe bene. Ho già parlato dell'esperienza di Rina che è ancora imbestialita con il mondo ed io sono più o meno nella sua stessa condizione.
Ma, messo da parte il nostro paturnioso ronzio neuronale, dicevo che almeno Rosa è riuscita a farci ridere, non tanto per l'aver trovato un posto di lavoro, quanto per come lo abbia trovato.
Il barista di fiducia di sua madre (non si pensi male, la donna va a fare la colazione al bar tutte le mattine), le ha indicato con un cenno della testa una signora. "Chiedi a lei" le ha detto: "E' la... come si chiama... la responsabile, come si dice oggi, delle sorgenti umane, sì insomma quella che fa i colloqui, lì alla ditta dei mangimi. Magari cercano". In quel momento è entrato un gruppo di persone e la madre di Rosa, la signora Mirka, ha finito velocemente il suo cappuccino e si è girata verso la tipa che, nascosta dai nuovi arrivati, sfuggiva alla vista finché la sua giacca bordeaux non è spiccata fuori dalla porta. La signora Mirka, ha sgomitato per uscire e l'ha inseguita fino ad una panetteria nella quale la donna è entrata. Non avendo tempo da perdere, la pedinatrice si è fiondata nel negozio a ruota.
"Buongiorno, visto che lei è la padrona delle fonti umane non è che avrebbe bisogno di un aiuto? Mia figlia è disponibile, guardi non vede l'ora di lavorare!". L'interessata ha sbattuto le palpebre varie volte prima di interagire. "La padrona? No, io sono venuta a prendere il pane" ha borbottato. Quando la signora Mirka ha capito di aver sbagliato persona è tornata al bar dove la vera responsabile dei mangimi non c'era più.
Mogia mogia stava per avviarsi a casa quando la panettiera l'ha richiamata indietro.
"Nell'ufficio qui sopra c'è una che va in maternità, provi a mandarla sua figlia, le dica di portare il foglio delle informazioni" (da tutti poi interpretato come il curriculum).
In effetti Rosa ci è andata ma il suo foglio delle informazioni non ha suscitato grande impressione non avendo avuto esperienze in quell'ambito di lavoro. Sentendosi trattata anche con un po' di sufficienza, la mia amica ha alzato i tacchi e fatto per andarsene ma il tipo arcigno del colloquio l'ha fermata con un: "Ah, nel tempo libero si dedica al teatro... musical per lo più. Ho visto Flashdance la scorsa settimana qui al Palazzetto dello sport".
"Ero io Alex, la protagonista" ha sbottato Rosa. Il tipo, con un sorrisetto denigratorio, non è sembrato convinto. Allora la mia amica livida ha lanciato in aria un paio di volte la gamba (fortuna indossava i pantaloni) ed il tipo cementificato nella propria sorpresa ha impiegato il tempo della sua (di lei) andata all'ascensore per riprendersi e proporle di cominciare in prova il giorno dopo.
Rosa, mentre usciva, ha inclinato la testa di lato verso una divertita impiegata  bofonchiando con la bocca di traverso: "Chissà se gli avessi mostrato una tetta... ".

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