venerdì 24 febbraio 2012

Godurie

Durante il summit del té con le amiche sono state fatte rivelazioni importanti...
Tutto ha avuto inizio quando ho notato Rina mettere tre cucchiai (grossi) di zucchero nella sua tazza e poi senza mescolare vederla sgolare il contenuto, ancora bollente per la verità, tutto in una sol bevuta.
Dopodiché la mia amica ha cominciato a mangiare lo zucchero ancora sul fondo, si può dire a badilate.
La spiegazione seguita ha dato avvio ad una discussione piuttosto seria sul diritto dell'uomo, non tanto di concedersi quanto di godersi in maniera del tutto personale, in alcuni casi brevettandoli, piccoli grandi piaceri.
Rosa ha confessato, fin qui nessuna originalità, di mangiare prima tutta la crosta della pizza per potersi poi letteralmente tuffare sulla parte più sostanziosa di pasta, pomodoro, formaggi ed altro.
Nella preferisce guardare la tv sul divano scomodo (alla stregua del materasso chiodato dello zio Fester) così quando se ne va a letto le sembra di sprofondare in una nuvola e, soprattutto, si addormenta in 1,5 secondi. (Ha detto di non fare in tempo a pronunciare la parola: meticoloso, prima di cadere in letargo e Rosa, insonne da sempre, le ha quasi lanciato la teiera).
Ginoria compra un kraphen alla crema e lo espone sul tavolo mentre fa le pulizie considerandolo il premio per la conclusione dell'impresa; pare che poi se lo gusti in estasi avvolta dal profumo di candeggina.
Io penso sia geniale associare un odore sgradevole a qualcosa di paradisiaco; me la immagino Ginoria al supermercato che, mentre afferra la candeggina, sorride trasognata vedendo sfilare davati agli occhi un trenino di kraphen.
Poi ci sono stati altri suggerimenti, tipo: ascoltare pazientemente tutto un cd di canzoni prima di arrivare a quella agognata che poi ti metti a cantare a squarciagola o a ballare, se non sei in macchina; massacrarsi con l'aerobica per poi premiarsi con un bagno saturo di sali profumati, candele e musica rilassante; lasciare accumulare la polvere per avere la sadica soddisfazione di vederla catturata dall'apposito panno di lana; diluire il succo di frutta con l'acqua per poi berne un bicchiere concentrato.
In questo modo, la vita offre più appagamento, niente da dire.

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