mercoledì 6 febbraio 2013

Cuore di chiacchiere

Nella stava tagliando il polpettone, Rina stava finendo di insultare Mario al telefono e Ginoria teneva il proprio piatto a ridosso della teglia per essere la prima a riceverne una porzione. Io tentavo di spegnere la televisione per poter pranzare tutte insieme senza la pubblicità dei prodotti per il water o qualcuno che si ispezionava i denti direttamente sotto il naso. Avevo schiacciato tutti i bottoni del telecomando, per me la televisione di Nella resta un mistero e fino ad allora era riuscita solo a cambiare luminosità, formato dell'immagine, posizione dei canali e forse altro ma fortunatamente l'aggeggio si è spento, cioè, diciamo che si è oscurato. Comunque, nel ronzio ordinato del quadretto familiare si è incuneata la voce di Rosa: "E chi l'ha detto?!" ha urlato. L'abbiamo guardata tutte con piccoli e tondi punti interrogativi al posto degli occhietti. Lei ha incrociato le braccia e ha continuato a parlare come se fosse da sola. "Non è mica scontato, anzi! E poi va a rotoli oppure è solitudine, dunque cos'è meglio?". E dopo aver increspato profondamente la fronte, si è messa a ridere. Nessuna di noi si è preoccupata, è un comportamento naturale per Rosa, pensare a voce alta, dire la prima cosa che le passa per la testa (siamo tutte accomunate da ciò), non ascoltare i discorsi degli altri, non prestare particolare attenzione al contesto in cui si trova, rispondersi da sola e così via. Quando la cosa si verifica, di solito è Rina a riportarla alla realtà con il suo infinito tatto... In questo caso le ha messo il cellulare accanto all'orecchio e lo ha fatto squillare. Rosa è tornata da noi serenamente come se lo squillo acido al massimo volume fosse stato un dolce cinguettio. 
"Uhm! Che buono dev'essere! Gnam gnam!" ha detto puntando il polpettone ma Ginoria le ha morsicato la mano prima che prendesse la porzione destinata a lei. "Ma sei scema?!" ha gracchiato.
"Sì, io! Bella Addormentata in cucina! Ti dispiace spiegare il momento psicotico di poco fa?". Rosa ha sospirato.
"La persona che ami e che ti ama è necessariamente la persona giusta per te?". Battito di quattro paia di ciglia, più un giro completo di occhi, quelli di Rina. Eravamo sorprese di un'uscita così da parte di Rosa che è single. "E' possibile che la persona realmente giusta per te possa essere qualcuno che non ti fa svolazzare le farfalle nello stomaco?".
"Ti prometto che non parlerò mai più di Mario" si è intromessa Rina. "Però torna ad essere una single con le rotelle quasi a posto".
"La mia collega era servita e riverita da un uomo dolce, affettuoso, amante dei bambini, ottimo cuoco, spiritoso... ma a lei non piacevano i suoi pettorali, diceva che assomigliavano a pattine pelose. Così lo ha lasciato" ha raccontato Nella.
"Mi sembra una buona ragione" ha commentato Rina.
"Beh, non saprei" sono intervenuta io. "Ci sono quelle a cui svolazzano le farfalle per i primi due o tre anni e poi si ritrovano con fossili nel colon" ricollegandomi alla prima osservazione di Rosa.
"Non credo abbia fatto bene, però se la cosa la disturbava veramente tanto, meglio sola che con l'incubo delle pattine", ritorno di Ginoria sul commento di Nella.
"Un'amica di mia madre, da giovane si è innamorata di un guru della meditazione in travaglio spirituale e del suo migliore amico pasticcere. Non sapeva chi scegliere per cui li frequenta ancora entrambi". Rina ovviamente.
"Riassumendo: meglio un uomo raro con cui stai bene ma di cui non ti senti innamorata oppure un altro del quale sei persa ma che non ti comprende a fondo?" ricapitolò Rosa.
"Se ti ama ti capisce" Nella.
"O ti sopporta" Rina.
"Quindi amore è sopportazione?" chiedo.
"Anche" Rosa.
"Ma non solo" Ginoria.
"E il non amore allora cos'è?" Rina.
"Rispetto?" Nella.
"Sì ma anche l'amore lo è" Io.
"Dunque l'amore e il non amore si equivalgono" Rosa.
Silenzio.
"Passami il polpettone và". Ginoria.


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