venerdì 27 gennaio 2012

Tuffo nella favola

“Siete gentili a rispettare le nostre regole ma non siete obbligati a farlo, dopotutto non è il vostro mondo questo. Noi siamo onorati che abbiate accettato di vederci”. Parlò ancora il Floxema alla loro destra.
“Mmh”, cominciò Arturo a disagio nonostante la gentilezza della creatura, “siamo onorati noi… siamo qui senza aver fatto richiesta di udienza” disse guardandola a scatti.
“In tempi oscuri come questi non hanno importanza le convenzioni” disse finalmente il Floxema a sinistra.
“Questo è vero, ma c’è n’è almeno una che dobbiamo rispettare ora” tornò a parlare l’altro. “Non possiamo sottrarci alle presentazioni”. I miti occhi giallo verdi espressero cortesia e dolcezza. “Io sono Sàspita e lui è Alsequor. Siamo i Nogi, cioè gli anziani della nostra stirpe”. Il Floxema si curvò verso Arturo che era il più vicino allungando il braccio nodoso. Il ragazzino rimase colpito dal gesto della creatura; doveva essere una specie di regina per i Floxemi, eppure gli stava offrendo la mano da stringere come chiunque altro. Migliaia di filamenti, come vasi capillari, modellavano il suo volto, nervature avviluppate davano vita al suo corpo, capelli di erba, in parte fissati in ciocche sul capo dagli aghi di pino, scendevano accumulandosi in soffici onde ai suoi piedi. Arturo chiuse le proprie dita attorno alle radici della sua mano e sussultò sentendola calda! Incredibile! Nei precedenti rocamboleschi incontri con i Floxemi non se ne era nemmeno reso conto. Rimase scioccato e per la prima volta capì davvero il significato delle parole di Corbeglia. Corteccia anziché pelle, linfa anziché sangue… crescono, si nutrono, vivono come noi….

Da Toried, Elisa Fornara, Edigiò Editore

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