giovedì 20 settembre 2012

Percezioni

“La scorsa domenica, passeggiando con Gregory nel parco incontrai un conoscente di Crossbury, il luogo dove sono cresciuta. Egli frequentava la nostra casa come vicino e come amico. I miei genitori lo stimavano ed apprezzavano e in più di un occasione mi sollecitarono a considerarlo come un pretendente. Loro avrebbero voluto vedermi accasata il prima possibile data l’età ormai avanzata di entrambi" Margareth prese un profondo respiro. "Lady Carvorn, un genuino affetto mi univa a quell’uomo, forse l’avrei sposato se la situazione lo avesse permesso ma come sapete i miei genitori morirono uno dopo l’altro a breve distanza di tempo ed il mio tutore legale pensò che vostro figlio sarebbe stata una scelta migliore. Come vi ho già spiegato accettai la situazione anche perché non ero vincolata da alcuna promessa con la persona in questione, non siamo mai stati fidanzati” le labbra le tremolarono per la vergogna al solo pensiero che potesse essere accusata di aver commesso un’azione così ignominiosa. “L’incontro dell’altro giorno è stato immediatamente riferito a vostro figlio. Probabilmente da qualcuno che vuole provocare uno scandalo per vendicarsi di un torto subìto… ”.
Margareth aveva perso tutte le battaglie con sua suocera nel corso della loro convivenza in quella casa ma sarebbe morta piuttosto che cedere su questo terreno; non le lasciò il tempo di scegliere con cura le parole più dure per avvilirla.
“Io credo sia stata una persona ben informata sul cerchio delle mie amicizie da ragazza a Crossbury, probabilmente qualcuno che ha frequentato la nostra casa”.
Il petto di Lady Carvorn si alzava ed abbassava velocemente mentre fissava la nuora, il sospetto trapelante nel suo sguardo scrutatore.

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