mercoledì 28 marzo 2012

Fantasizzando


Dal sentiero erboso che stavano percorrendo di buona lena Arturo non perse occasione per osservare il territorio circostante. La pianura rigogliosa accanto ai margini della Foresta di Fralnuas aveva assunto un’altra fisionomia; l’erba era frammista a steli e cespugli rinsecchiti, il giallo paglia risaltava nel verde smeraldo di alcune macchie e in quello un po’ sbiadito di altre. Le corolle dei fiorellini selvatici penzolavano verso terra. Gli alberi, che ogni tanto gettavano una leggera ombra sul sentiero, apparivano spelacchiati; mucchietti di foglie giacevano alle basi dei tronchi. Il pensiero colpì Arturo.
“Kamnor scusa… ” cominciò senza diminuire l’andamento.
“Si?” gli rispose l’elfo i cui piedi sfioravano il terreno.
“In che stagione siamo?”.
“E’ appena cominciato il risveglio”
“Cioè la primavera?”
“Sì, voi la chiamate così” la testa sempre dritta davanti a sé.
“Perché gli alberi stanno perdendo le foglie?” continuò Arturo avido di notizie.
“E’ uno dei terribili fenomeni che sta colpendo Toried, i cambiamenti nel paesaggio sono molto più evidenti ora”. Il ticchettio delle frecce nella faretra accompagnò le sue parole.
“In teoria in questo periodo dovrebbero esserci germogli, boccioli e tutto il resto?”
“Diciamo di sì, anche se per noi il risveglio significa molto di più”.
“Che cosa per esempio?” chiese Emilio dal fondo.
“Il rinnovo delle foreste e dei boschi che abitiamo significa per noi anche rinnovo delle nostre vite. Abbiamo frutti più gustosi, vestiti ricavati da nuove radici o foglie, la nostra magia stessa ne viene rafforzata e noi festeggiamo tutto questo con cerimonie di ringraziamento alla natura. Ci prendiamo cura dei Saggi quanto i Floxemi, seguiamo con cura la nascita, crescita ed anche la morte degli alberi”. I passi felpati di Kamnor sembravano aver aumentato la velocità. I ragazzini cominciavano a respirare rumorosamente. “Ci sarebbe ancora molto da dire ma non è il momento e poi chissà, se rimarrete abbastanza potrete vedere voi stessi come vivono gli elfi”.




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