sabato 20 luglio 2013

Il senso dell'organizzazione

Organizzazione, che ne è stato di te?
Ce lo siamo chieste parecchio io e le mie amiche in questi giorni. A parte Rina, infatti, nessuna di noi ne è particolarmente dotata.
Personalmente sono un disastro e mi districo tra impegni e responsabilità con l'abilità di un facocero alle prese con la stesura dei turni di lavoro degli animali della savana.
Quando mi capita di avere una mattinata libera, anziché assaporare la delizia del disporre di tempo prezioso per ordinare le incombenze e possibilmente svolgerle, scatto irrequieta da una stanza all'altra con immagini ed immagini affastellate nella mente riguardo alle azioni che potrei compiere. Pulizia della casa, no, prima la spesa, no lavatrice così stendo... no no no, precedenza al lavoro, butto giù una bozza al computer, no no no, alla fine è un hobby, dunque mi dedico a quel repulisti che mi sono sempre ripromessa di fare, alleggerisco gli armadi e butto via un po' di cianfrusaglie così posso pitturare la camera da letto finalmente... ma prima dovrei comprare la vernice... potrei approfittarne per acquistare l'armadietto di cui il mio bagno tanto necessita... certo che più urgente sarebbe...
Solitamente il peso di cotanti pensieri mi esaurisce così tanto che, benché siano circa le sei e mezza del mattino (la buona volontà c'è), mi devo stendere sul divano per permettere al cervello di ricaricarsi. Il risultato è questo collage: pisolino, rimbambimento, scelta errata delle priorità,  mattinata sprecata, irritazione selvaggia.
Per fortuna le mie amiche sono un fedele specchio della mia abilità organizzativa.
Ginoria lascia sempre scadere gli ingredienti della torta che ci ha promesso dal 2000. Non riesce ad infilare l'impasto tra i suoi impegni ed anche quando dispone di tempo libero sembra che le urgenze (localizzare le mosche ed annientarle, restituire lucentezza alla griglia del forno) la soffochino. E non si tratta di mere scuse per esimersi dal portare a termine il suo compito; i dolci sono gli unici cibi che le piace cucinare. E' che proprio non ce la fa...
Rosa sta aiutando Nella a traslocare da... non ricordo più da quando. L'indecisione sul come collocare gli scatoloni rende le operazioni complicatissime, se poi suona il telefono mentre sono intente al lavoro, la concentrazione traballa e il tutto ricomincia da capo. E comunque decidere quando incontrarsi per proseguire districandosi tra il lavoro, i genitori, il dentista, la parrucchiera, le prove dei musical, la visita di cortesia ai vicini per l'arrivo del nuovo bebè... costituisce mission impossible.
Neanche a dirlo l'unica in grado di ordire un piano ad incastro perfetto ed efficiente è Rina.
Con lei nessun minuto è sprecato; mentre taglia l'erba fissa gli appunti, mentre insulta Mario pianifica il week end; mentre fa la spesa ripassa mentalmente la collocazione dei negozi sulla strada tra il centro commerciale e casa sua per stabilire se, come e dove passare; lei ordisce, mette per iscritto e realizza.
Prometto ci proverò anch'io, anche se temo che la riabilitazione sarà lunga...

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