giovedì 8 novembre 2012

Legami parentali

I parenti sagoma vanno celebrati perché ci sono in ogni famiglia e perché senza di loro non sarebbe più la stessa famiglia, quella che  produce aneddoti per tutte le occasioni. Ed ammettiamolo, ricordandoli, ci tirano sù il morale quando abbiamo bisogno di una risata liberatoria.
A parte noi stesse e qui non ci piove, noi amiche vantiamo una bella rosa di sagome tra i familiari più o meno stretti e di qualcuno si è avuto già modo di parlare.
Per esempio la signora Mirka è impareggiabile quando personalizza parole e nomi estranei al proprio vocabolario. Così nascono le nostre citazioni preferite: "Certo che affascinante come il Cials Brons (Charles Bronson) non c'è nessuno!", "Ho visto Caccia la ladro! Oh, che eleganzia quella Gresc Kel e che classe il Carri Grand (Grace Kelly e Cary Grant). Gli attori di oggi, bah, sono tutti anemoni (anonimi)".
"Il mondo è cambiato, non puoi più fidarti di nessuno. Non c'erano tutti questi malnati! Adesso giri l'angolo e ti coltellano, così come prendere un café!", "Il tempo è diventato matto. Nella televisione dicono che è il riscaldamento globulato!". E potrei continuare per varie pagine.
Il mio mitico zio Giona nel mezzo di ogni processione religiosa chiede con voce tonante al parroco quanto abbia incamerato con le offerte, strofinando insieme pollice ed indice.
La zia Vicca di Ginoria si è spruzzata sui capelli lo spray per spolverare i mobili anziché la lacca ed ha messo la crema per le emorroidi sullo spazzolino.
L'amica della madre di Nella è andata a fare una visita da uno specialista; al termine del controllo, nel rivestirsi si è accorta che le mancavano le mutande ed il medico le ha fatto osservare che non le aveva già quando era arrivata.
Il nonno di Rina, messo a dieta per ragioni di salute, è stato trovato seduto su una poltroncina davanti al frigorifero aperto mentre si serviva sfruttando il comfort della posizione.
Il padre di Rosa ancora oggi viene preso in giro dal suocero quasi centenario quando perde a carte. Lo aspetta sull'uscio e quando lo vede arrivare lo inchioda con un: "Te le hanno date eh?".
E penso che abbiamo tutti almeno uno zio cantante fai da te che ai matrimoni crea panico con la potenza della propria ugola e ci costringe a scivolare piano piano sotto il tavolo per evitare che ad un certo punto ti metta un braccio intorno al collo continuando a gorgheggiare.
E d'altronde se non fosse così, che vita sarebbe?

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