Rosa era così
mortificata, incredula, imbufalita che noi girls ci abbiamo messo una sera, i
soliti svariati giri di Spritz e tanti aneddoti (veri ma soprattutto inventati)
per placarla.
La nostra amica,
che ora vive da sola, ha deciso di volere accanto un compagno. Rosa avrebbe
gradito qualcuno di sensibile, allegro, fedele, buon ascoltatore, grato,
affettuoso, gigione ma pronto a difenderla dai pericoli del mondo.
Allora è andata al
canile.
E’ stato amore a
prima vista. Un incrocio di razze che avrebbero reso il cucciolone un morbido
cuscino di piombo sulla pancia di Rosa nelle serate invernali ed una
svolazzante chioma lucente nel vento primaverile.
Il sentimento era
reciproco, anche il cucciolone sembrava apprezzare la futura probabile
inquilina, dunque i volontari del canile hanno acconsentito al passo
successivo, vedere la casa di Rosa ed accertarsi che il loro protetto avesse
tutto il necessario.
La nostra amica ha
una casetta indipendente con annesso giardino ed alle spalle aperta campagna.
Rosa è una di quelle persone che non solo ama gli animali, sarebbe per le pari
opportunità: concedere la patente ed il diritto di voto per esempio agli
esemplari animali che se lo meriterebbero più dei simili umani. Permettere ai
delfini (che utilizzano ben il 20% del loro cervello mentre noi arriviamo ad un
10% scarso) di essere eletti ministri affinché mettano una pezza sulle
bischerate degli attuali; per cominciare andrebbe bene permettere ai simpatici
mammiferi di essere giudici nei talent. Non vi tedierò con un discorso sulle potenzialità
degli elefanti con la loro proverbiale memoria, però vedrei bene anche loro in
politica, se non altro si ricorderebbero delle promesse fatte durante le
campagne elettorali e sì, avrebbero l’intelligenza di mantenerle.
Tornando al
discorso principale, diciamo che il Rosa ambiente potrebbe
essere il paradiso dei cani. E tralasciamo di aggiungere che la signora Mirca,
la madre di Rosa, sarebbe capace di procurare coperte di cashmere per il
cucciolone in estate e, alla faccia dell’artrite, sventolare ore e ore il
ventaglio per procurargli una rigenerante brezza in estate (non dirò che il
padre di Rosa invece ha già creato una rete di commercio clandestino con i
macellai della città per avere i migliori scarti di carne). Purtroppo però solo
a mio parere e delle mie amiche il cucciolone starebbe bene con Rosa.
I volontari non
trovano l’ambiente abbastanza salutare. Va bene la campagna ma il cane dovrebbe
stare in casa. Il commento di Ginoria a ciò è stato:
“Se è così per i
cani fortuna che non ho figli… io insisterei per farli stare all’aria aperta il
più possibile, lontano da computer, tv e onde elettromagnetiche! Non vorrei
rischiare che per una decisione simile mi venissero tolti!”. Era terrorizzata e ancora non ha un fidanzato.
Naturalmente Rosa,
per il nuovo inquilino, ha già provveduto ad un posto caldo e confortevole in
casa, in salotto per la precisione, ma ha anche sottolineato che il cagnolone
sarebbe libero di scorrazzare all’esterno in base al proprio gradimento.
Risposta
sbagliata. “Il cane deve stare in famiglia” così la sentenza. E poi il cibo? La
compagnia? I mezzi per mantenerlo?
Rosa pensava di
stare discretamente bene, ha una casa propria, un lavoro, uno stipendio dignitoso,
dei genitori che sarebbero nonni meravigliosi. Cioè dog sitter, pardon!
Insomma la nostra
amica dopo vari andirivieni al canile e smacchi di appuntamenti dati e poi non
rispettati, da parte loro, ha rinunciato.
Rodrigo, questo il
nome che Rosa in cuor suo aveva già scelto per il cucciolone (e forse era anche
l’unico vero motivo per cui non affidarle il cane) è stato di nuovo richiuso
nella sua gabbietta dove a quanto pare sarà più felice, “in famiglia” insomma.
Rosa ora ha
ritrovato il sorriso. Un amico di un’amica di Rina ha una cucciolata appena
sfornata ed è molto molto felice che uno di quei piccoli stupendi esserini
venga affidato ad una persona come Rosa che ha conosciuto ed apprezzato.
La signora Mirca
sta già sferruzzando una copertina. Il tempo corre, l’inverno è alle porte.
“Dopo Ferragosto
si sa che è subito Natale!”. Provate a
contraddirla.
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