L’Intrusa cadde in ginocchio. Con il waka appoggiato in
grembo attese che il male si manifestasse.
Tre uomini apparvero sulla soglia della Fucina. Due di
loro indossavano vestiti da lavoro sporchi e trasandati, avevano mani e volti
sudici come se fossero sbucati direttamente dal sottosuolo mentre il
terzo, magrissimo e di un'altezza anomala rispetto non solo agli altri due ma
anche agli uomini di Tefuquà, giganteggiava come una deforme ombra nera. Neri
erano infatti i pantaloni e la mantella che gli ricopriva interamente busto e
braccia scendendo fino alle ginocchia, neri i capelli che cadevano dritti a
metà schiena, neri il cappello ed il fazzoletto rialzato come bavero che gli
nascondevano il viso.
I suoi due compagni, senza osare guardarlo ma come
tacitamente in accordo, si diressero verso l’individuo rozzo che aveva
insultato Mava poco tempo prima e si sedettero al suo tavolo mentre
quest’ultimo, seppur conscio dell’arrivo dei tre, continuò a sorseggiare la
zuppa a testa bassa.
Nella sala il chiacchiericcio era stato come risucchiato
da un vortice apertosi con l’arrivo dell’Ombra.
Il silenzio denso serrava le gole e faceva pulsare le tempie; ogni volto
irrigidito era diretto all’angosciante sagoma nera apparsa dal nulla.
L’uomo andò verso Mava, i suoi passi erano così leggeri
che sembrava sfiorare appena il pavimento; giunto dinanzi a lei lo colse un
attimo di esitazione quando, sollevando il capo, catturò i suoi occhi. Non
pareva intimorito quanto piuttosto sorpreso per essersi imbattuto
nell’inaspettato.
La padrona della Fucina conosceva chi le stava di fronte,
lo aveva capito immediatamente non perché lo avesse già incontrato ma perché la
propria anima era stata preparata a quell’incontro prima che il proprio corpo
nascesse.
Quante erano le energie che gli uomini non conoscevano…
Con un solo gesto assolutamente imprevisto che, nemmeno
egli stesso aveva progettato prima di vedere Mava, l’oscuro individuo si tolse
il cappello ed abbassò il fazzoletto lasciando il viso scoperto di fronte agli
occhi terrorizzati di tutti i presenti.
La sola padrona della Fucina non venne scossa dalla
visione.
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